La Settimana Santa tra Diavoli e Giudei
30 mar 2018
La Settimana Santa tra Diavoli e Giudei: gli eventi di Pasqua più curiosi in Sicilia
Tra sacro e profano, arte e folklore, la Pasqua è l'occasione per conoscere e immergersi nelle più affascinanti e particolari manifestazioni sacre di tutta la Sicilia
La Pasqua in Sicilia non è soltanto un momento di profonda fede e partecipazione ma anche l'occasione per rinnovare tradizioni dalle origini antichissime, tra drammatiche rappresentazioni viventi e processioni religiose.
Tutto ciò si traduce talvolta in veri e propri allestimenti teatrali, dove a far da sfondo alla messa in scena della fasi salienti della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù è il prezioso patrimonio storico-artistico delle città e dei paesi dell'Isola.
Tra gli appuntamenti più celebri, che ogni anno coinvolge migliaia di turisti, la Settimana Santa di Caltanissetta che tradizionalmente coinvolge tutta la cittadina con manifestazioni sacre che si susseguono dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua: la processione di Gesù Nazareno, il Corteo della Via Dolorosa e, infine, la Resurrezione di Cristo.
Fede e spettacolo sono protagoniste della Settimana Santa ai Fornai, figlia di una tradizione secolare che si ripete annualmente nel cuore di palermo con un ricco programma curato dalla Venerabile Confraternita di Maria Santissima Addolorata dei Fornai, della Chiesa di San Giuseppe Cafasso all'Albegheria.
All'Uomo Vivo è dedicata la cosiddetta "Festa del Gioia" di Scicli, una domenica di Pasqua all'insegna dell'allegria più sfrenata che trova il suo momento clou nella processione della statua del Cristo Risorto, portata a spalla da una rumorosa folla di giovani e agitata convulsamente tra urla, spari di mortaretti e una colorata pioggia di petali.
Settimana Santa in Sicilia è anche sinonimo di "Misteri": Trapani si fa teatro di una delle manifestazioni religiose più antiche e conosciute d'Italia. La Processione dei Misteri, che si protrae per ben due giorni (il Venerdì e il Sabato Santo) vede protagoniste le venti raffigurazioni artistiche della Passione e Morte di Cristo realizzate dagli abili artigiani del luogo, che percorrono in lungo e in largo tutta la città fino agli strettissimi vicoli del centro storico e al quartiere dei pescatori.
Retaggio medioevale e manifestazione unica nel suo genere è la Settimana Santa di San Fratello, piccolo centro nebroideo in provincia di Messina, che si caratterizza per la Festa dei Giudei: dal Mercoledì al Venerdì Santo un gruppo di stravaganti e inquietanti uomini incappucciati, vestiti di bianco e rosso, invadono le strade del paese al fragoroso suono di trombe, catene e urla festanti.
Altri personaggi protagonisti della Pasqua siciliana sono i Diavoli di Prizzi, che danno vita a una rappresentazione folcloristico-religiosa dai richiami evidentemente pagani: i diavoli, vestiti di rosso, e la morte, vestita di ocra, si aggirano per le vie del paese in atteggiamento goliardico e dispettoso, facendo scherzi ai passanti per ottenere dolci e soldi.
Una corsa frenetica che si interrompe nel pomeriggio della domenica di Pasqua quando cercano, invano, di impedire l'incontro tra le statue del Cristo e della Madonna, esibendosi in una feroce danza: infine il bene trionfa sul male.
Ancora tra sacro e profano è la "Festa di li Schietti" di Terrasini, che si traduce in una vera e propria prova fisica, per dimostrare forza e virilità e conquistare le innamorate: i cosiddetti "schietti", ovvero gli scapoli, invadono le vie del paese e si sfidano sollevando a turno, e con una sola mano, un albero di arancio amaro riccamente decorato con nastri e "ciancianeddi".
A pochi passi da Palermo prende vita la Pasqua Arbëresh di Piana degli Albanesi, un tripudio di riti e usanze greco-bizantine. Fra tutte la distribuzione delle uova rosse, rituale tipico delle comunità orientali di rito ortodosso, simboli di vita, fertilità e della Resurrezione di Cristo.
Tra tutte le manifestazioni pasquali una delle più affascinanti è la tradizione degli Archi di Pasqua di San Biagio Platani, antica quanto la storia del paese stesso.
Queste enormi architetture effimere - archi, cupole e campanili - sono realizzate en plen eir la mattina di Pasqua da artisti, professionisti e cittadini con materiali naturali e deperibili come pane, canne, arbusti, frutti, legumi finemente decorati con pitture e mosaici. Gli Archi di Pane quest'anno sono visitabili da domenica 1 aprile a domenica 6 maggio.
Fonte: balarm.it